Il magnetismo degli opposti: Ariete-Bilancia

Il magnetismo degli opposti: Ariete-Bilancia

Cap. 1 Ariete-Bilancia

Ogni luce crea un’ombra e dietro ogni segno zodiacale c’è il suo opposto che agisce o prende il sopravvento.

L’Ariete è un segno di fuoco. Il suo approccio alla realtà è intuitivo, ispirato, immediato, cioè non –mediato dal raziocinio. L’ariete come gli altri due segni di fuoco (Leone, Sagittario), tende a vivere in un mondo separato dalla realtà fisica, in un mondo mitico, fatto di eroi, di gesti gloriosi. Non togliete l’avventura all’Ariete, o una missione da compiere, sennò finirà per deprimersi e chiudersi in sé stesso. Il coraggio gli viene dalla mancanza di ragionamento, perché ben sapete che certi momenti hanno bisogno di un’azione fulminea e perdere pochi attimi significa perdere tutto il gioco. L’istinto divino dell’Ariete protegge, si fa carico, trascende, ma può essere massacrante, molesto e fuori luogo.

Dalla parte opposta dello zodiaco, proprio in faccia al segno arietino, campeggia la Bilancia che gli fa da contrappunto e ne è l’ombra. Non c’è niente di più opposto all’Ariete che la Bilancia. Essa discrimina, pesa la realtà e cerca in tutto l’azione equa, la parola giusta e di non eccedere in opinioni o uscite arbitrarie. La sua eleganza è dettata dall’appropriatezza. La Bilancia sa pensare, è un segno d’aria. Inoltre è un segno che, proprio per il suo amore per l’equità, ha un grande rispetto per gli altri. L’Ariete invece è incentrato su sé stesso, segue sé stesso, deve farlo per ritrovarsi. La Bilancia è una mediatrice, cerca un accordo e l’armonia delle parti anche questo è un aspetto della sua eleganza, l’Ariete non teme il conflitto con gli altri. La Bilancia ha paura, a causa della sua attività mentale sostenuta, l’Ariete non ha paura, per questo è coraggioso, lui sa cosa fare. L’Ariete si veste con pelli di animali e scarpe da ginnastica, la Bilancia ha gli abiti più belli dello zodiaco, non perché siano firmati, ma perché hanno uno stile inconfondibile. La Bilancia ama la perfezione, ma non tanto per amore della prestazione competente come potrebbe essere per la Vergine, ma per soddisfare un senso di bellezza innato dentro sé. Per essere perfezionisti bisogna essere idealisti e la Vergine non lo è, ma la bilancia sì. La bellezza è nel giusto mezzo, nel precario, allucinato e raro equilibrio delle parti, che magari per pochi attimi ci regala la grande bellezza dal valore concettuale, tutto squisitamente della mente, non materiale.

Come avrete notato questi due sono proprio agli opposti. Eppure troviamo Arieti che non sanno decidere e vivono nel compromesso o Bilance molto assertive, che si sbilanciano notevolmente. Arieti pensosi, come poteva esserlo Baudelaire, che in modo tipicamente arietino parlava di sé stesso come un albatros, che quando era libero in cielo a volare era meraviglioso, ma quando tornava sulla terra, tra le faccende umane, era solo un gallinaccio. L’Ariete è vittima della sua idea mentale di essere prigioniero di qualcosa. Le “piccole cose della vita” non rientrano nella sua visuale e delega ad altri le faccende spicce: bollo auto, colloqui con professori, riunioni di condominio, buttare l’immondizia… come se fosse l’eletto destinato a un destino glorioso. La vita, il mondo, il corpo fisico lo imprigionano, come un dio incatenato nella terra dalla materia. La Bilancia vive di relazioni, sono i legami umani il senso della sua realtà. Ci è nota la notevole raffinatezza mentale di Oscar Wilde, le sue frasi taglienti e provocatorie erano sempre poste senza ferire direttamente nessuno. Quando la Bilancia cade nella sua “ombra”, cioè nell’Ariete, diventa irragionevole, stupida e ostinata. Può diventare anche aggressiva, con dei terribili sensi di colpa e “processi” mentali, perché certi atteggiamenti non le appartengono in realtà. Al contrario quando l’Ariete cade nella sua “ombra”, cioè la Bilancia diventa paranoico, complottista. Non c’è niente di peggio di un Ariete che vede spie dappertutto, dominato dalla paura, snaturato dalla sua sicurezza naturale. Non dovrebbe farlo, l’Ariete non deve usare la testa per pensare, ma per sfondare muri, ed è esattamente quello che fa, forse per far passare la raffinata Bilancia, e tutti gli altri, in strade che non avrebbero altrimenti conosciuto. 

Prendete per esempio John Lennon, che era Bilancia con ascendente Ariete, personificazione del paradosso di questi due segni in relazione tra loro. Sognava nelle sue canzoni un’umanità che viveva in pace e in fratellanza e poi nella sua vita ha litigato con tutti e con molti amici chiuso i rapporti drasticamente.

Naturalmente non c’è un segno che ha “ragione” e uno che ha “torto”, ma insieme devono trovare il loro completamento, nella relazione integrata tra loro, così che l’Ariete impari l’intimità e l’apertura verso l’Altro e la Bilancia trovi dentro di sé le risorse della sua forza interiore, senza cercarlo all’esterno dalle altre persone.

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